Sinner e Alcaraz, a Cincinnati proseguono le vite parallele. Jannik ha la formula per durare il più possibile

di
Gaia Piccardi

In un torneo caratterizzato dal grande caldo e dai numerosi ritiri, il numero 1 cerca la perfezione: «Devo giocare più partite possibili in meno partite possibili»

Il francese Rinderknech si è accasciato per terra, stroncato dal caldo umido (poi si è ritirato). All’argentino Comesana hanno provato la pressione a bordo campo: era bianco come un lenzuolo (poi ha recuperato e affronterà Rublev). A Cincy, da spettatori, si va al tennis con l’ombrello: non per la pioggia (ieri è successo anche di fermarsi per maltempo), per il sole. E qualcuno invoca l’introduzione di una policy per il meteo estremo, come al Mondiale di calcio per club, quando i match venivano interrotti dal sospetto che piovessero fulmini. That’s America.

Le vite parallele di Sinner e Alcaraz proseguono in Ohio, mentre Grigor Dimitrov annuncia il forfait anche all’Open Usa, e a Jannik fischiano le orecchie. Lunedì notte Gabriel Diallo, pivot di 203 cm, tra problemi tecnici ed elettronici di un impianto nuovo ma abbondantemente imperfetto, non è stato una formalità. Il match si è complicato nel secondo set, quando nel tie-break il numero uno è stato chiamato ad annullare un’occasione per Diallo — sul servizio dell’avversario — di allungare la sfida al terzo. Sinner ha scelto una soluzione di classe: risposta che è atterrata sulla riga di fondo, tra i piedi del canadese, costretto all’errore. 

Insoddisfatto delle percentuali al servizio (50% di prime in campo), come ogni volta che ritiene di aver estratto dalla racchetta un tennis al di sotto delle sue aspettative, subito dopo la vittoria (6-2, 7-6) Jannik ha dato appuntamento al team su un campo periferico. La faccia di coach Vagnozzi quando ha capito che la giornata non era ancora finita, è diventata un meme di successo. E così, alle 22.18 ora di Cincinnati, Sinner si è trattenuto a provare un centinaio di servizi. Non deve più succedere che, avanti 5-4 al tie-break con due battute a disposizione, le ceda entrambe, mandando il rivale a set point.

«Giornata storta, ho fatto fatica a trovare il mio ritmo da fondocampo — ha detto —. Ho bisogno di stare in campo, mi servono match complicati e situazioni scomode, in modo tale da farmi trovare pronto per l’obiettivo principale, che è l’Open Usa». Dove difenderà il titolo. Poi, aspettando il francese Adrian Mannarino al terzo turno, Jannik Sinner ha diramato il suo manifesto programmatico: «Il mio obiettivo è giocare durante la stagione più match possibile in meno tornei possibile perché voglio garantirmi una lunga carriera e, per farlo, ogni tanto devo fermarmi per lavorare su me stesso». Come nella notte di Cincy.

13 agosto 2025 ( modifica il 13 agosto 2025 | 09:57)

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